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Self-compassion e Mindfulness

Perchè ci è così facile essere compassionevoli con gli altri, ma così difficile quando si tratta di noi stessi?


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Il concetto di self-compassion viene presentato da Kristin Neff nel 2003 nel libro "Self-compassion: the proven power of being kind to yourself". Questo concetto di cura e di gentilezza nei confronti di noi stessi, che analizzeremo nel dettaglio in questo articolo, è stato negli ultimi anni, oggetto di numerosi studi nell'ambito delle neuroscienze che ne hanno dimostrato l'efficacia e i benefici.


La self-compassion pone le sue radici nell'antichità sia nella filosofia greca con il concetto di "Philautia" ovvero l'amore per se stessi (non egoistico, ma inteso come rispetto e cura) e la metta ovvero la gentilezza amorevole propria della filosofia buddhista.


Nel diciottesimo secolo Jean-Jacques Rousseau ha utilizzato il concetto di "compassione di sè" intendendo la cura che utilizzeremmo nei confronti di un amico bisognoso d'aiuto.


La self-compassion può essere tradotta in italiano con il termine di auto-compassione e ha il significato di abilità e capacità di avere gentilezza, comprensione e compassione verso noi stessi, non l'accezione di pietà. La parola compassione in italiano deriva dal latino cum patior ed è un sentimento per il quale un individuo percepisce emozionalmente la sofferenza dell'altro.


Ognuno di noi può sviluppare e migliorare questa abilità sia intesa nei confronti degli altri, sia nei confronti di noi stessi perchè è uno strumento molto potente per gestire stress e ansia e convivere con le emozioni. Alla base della self-compassion vi è la consapevolezza che tutti noi siamo chiamati a vivere delle sfide e che la gentilezza, la cura, l'accettazione e l'accoglienza sono i punti di forza che ci sostengono nella quotidianità.


Spesso per alcune persone è molto più facile essere compassionevoli e comprensivi con gli altri, ma molto difficile con se stessi a causa della severità, dell'autocritica e del perfezionismo che esigono non rendendosi conto che potrebbero raggiungere uno stato di benessere se solo fossero compassionevoli con loro stessi.


La self-compassion, intesa come amorevolezza verso se stessi, è diventata centrale nei programmi volti alla cura di sè, anche nella psicoterapia di terza generazione.


Sappiamo che uno dei pilastri della Mindfulness è l'accettazione: accettarsi con amorevolezza e gentilezza è di fondamentale importanza per il nostro benessere psico-fisico ed è uno dei punti fondamentali della self-compassion. In alcuni momenti è molto difficile e alle volte, se ci riflettiamo bene, siamo noi i primi nemici di noi stessi criticandoci, sabotandoci, incolpandoci, essendo ipercritici, punendoci, pretendendo l'impossibile da noi ed essendo inflessibili.


E se iniziassimo ad amarci veramente?

La self-compassion ci insegna come prima cosa ad accettarci per stare bene con noi stessi e gli altri imparando a cambiare a volte il modo in cui guardiamo le cose. Osservare i nostri limiti e capire che ci sono alcuni che possiamo superare (non criticandoci, ma lavorando in modo positivo per migliorarci) ed altri che dobbiamo accettare (magari solo in un certo momento della vita fino a che non arriverà il momento giusto per superarli).


Coltivare l'amore verso noi stessi ci aiuta ad accoglierci, a chiudere un occhio sui nostri difetti senza starci sempre a bacchettare e ad amarci anche se ci sentiamo vulnerabili, ci aiuta a sviluppare l'auto-compassione.


Gli elementi principali della self-compassion sono tre: la gentilezza, il senso di umanità comune e la consapevolezza (Mindfulness).


La self-compassione ha due aspetti fondamentali: uno confortante e gentile ovvero abbracciare noi stessi con comprensione e compassione, ma anche uno più duro e assertivo che deve emergere quando dobbiamo stabilire confini nei confronti di ciò che non è salutare per noi. Come raccontato in un passo del libro sopra citato per applicare l'auto-compassione dobbiamo contare sulla feroce mamma orso che lotta per ciò che è giusto e sulla mamma tenera che ci nutre durante il viaggio.


Un nuovo cammino, quello della self-compassion, che, guidati, possiamo iniziare passo dopo passo per migliorare il rapporto con noi stessi ed essere più equlibrati, sereni e felici.


Fonte: Kristin Neff, 2003, "Self-compassion: the proven power of being kind to yourself"


 
 
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