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Parliamoci onestamente...

Come una comunicazione sincera può aprire un mondo, il nostro.


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Comunicare ci permette di entrare in relazione con gli altri. "L'uomo è un animale sociale", così Aristotele definì l'essere umano in quanto capace di unirsi in gruppo e costruire un insieme organizzato di individui. Come esseri umani abbiamo il reale e fondamentale bisogno di creare delle relazioni (piramide di Maslow). Alla base di queste vi è la comunicazione ovvero il riuscire a "dire, rendere noto, entrare in comunicazione" con i nostri simili.


Il linguaggio è uno dei modi con i quali entriamo più spesso in relazione con chi ci è accanto (non dimentichiamo anche la modalità non verbale) per esprimere pensieri, raccontare, condividere esperienze e idee o semplicemente per ottenere informazioni.


Spesso però accade che comunichiamo "male" e non utilizziamo al meglio la potenzialità che il linguaggio ci offre cadendo negli ostacoli della comunicazione interpersonale. Come afferma Franco Arminio invece, la lingua può essere utilizzata anziché come spada, noto detto proverbiale, come una cura. Come una cura che lenisce, allevia, dà forza, mette ordine, genera energia e vitalità.


"La lingua è una grande cura, la lingua entra negli organi, può mettere ordine nel corpo, può fermare la paura, può dare slancio alla gioia.

Parlatevi onestamente, parliamoci onestamente.

La nostra debolezza è nascondere ai nostri occhi ciò che siamo, il trauma è forte solo se lo nascondiamo. Bisogna fare buon uso di quello che siamo, sapere che siamo immersi nel mistero e che tutto è una leggenda, la parola degli uomini ed il colore del cielo.


Non ha più senso litigare con se stessi e con gli altri.


Nessuno è una cosa fissa, una cosa dura.

Per rimuovere gli ostacoli che stanno in mezzo alla nostra vita il primo esercizio è riconoscerli, parlarne.

Ci sono persone che passano intere settimane con il muso storto e invece potrebbero dire le cose che tolgono aria al bene.

La vita delle persone, nel tempo che viene, dovrebbe parlare dall’idea che non siamo una cosa, ma un evento in corso.

Noi non siamo un tavolo, siamo una faccia del mondo, dentro di noi c’è tutto il mondo, non siamo staccati da niente."


La consapevolezza, la riflessione, le pratiche di mindfulness ci danno forza e supporto nel sentire quella onestà da usare nelle più care relazioni, nella comunicazione sincera e vera che unisce e non che divide, nell'aprirci agli altri e al mondo e sussurrare parole positive e gentili di gioia e armonia.



Al mio amico F., con sincero e immenso affetto, in ricordo delle nostre più gentili e oneste "chiacchiere"...

 
 
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