La tazza di tè
- eternoeleonora
- 12 set 2022
- Tempo di lettura: 1 min

"Un filosofo si recò un giorno da un Maestro Zen e gli disse:
“Sono venuto a informarmi sulla Meditazione, su quali siano i suoi principi ed i suoi scopi”.
“Posso offrirti una tazza di tè?” gli domandò il maestro.
E incominciò a versare il tè da una teiera.
Quando la tazza fu colma, il maestro continuò a versare il liquido, che traboccò.
“Ma che cosa fai?” sbottò il filosofo. “Non vedi che la tazza è piena?”
“Come questa tazza” disse il maestro “anche la tua mente è troppo piena di opinioni e di congetture perché le si possa versare dentro qualcos’altro.
Come posso spiegarti la Meditazione, se prima non vuoti la tua tazza?”
La nostra mente spesso fa riferimento al passato e a quanto è già conosciuto. Quello che osserva, guarda, sente e vive viene interpretato spesso sulla base delle precedenti esperienze e opinioni.
Tutto ciò, però, a volte, appare come un velo sui nuovi elementi che ci circondano e ci condiziona a vedere le cose con i nostri "soliti" occhi.
Soprattutto ci toglie la possibilità di avere un approccio più diretto e fresco con la realtà.
Utilizzare la mente del principiante consente di osservare ciò che ci circonda con una mente aperta, senza pregiudizi e schemi mentali.
La mente del principiante è uno dei sette pilastri della Mindfulness e ci invita a accogliere la realtà come se la vedessimo per la prima volta, senza essere offuscati dai giudizi, ma con occhi diversi.



