Il segreto della lentezza.
- eternoeleonora
- 31 ott 2022
- Tempo di lettura: 2 min
L'arte di vivere con calma assaporando momento per momento...
Quante volte trascorriamo le nostre giornate così di corsa da non accorgerci di cosa stiamo facendo?
Oscurati dalle idee, dalle innumerevoli cose da fare, dalle preoccupazioni, dall'organizzare tutte le attività, corriamo da una parte e dall'altra perdendoci l'unico momento che esiste: il presente.
Il presente: l'unico momento che possiamo vivere perchè è l'unico che esiste realmente.

Pensiamo un attimo ai diversi significati del termine "presente" nella lingua italiana: significa "ora, attualmente, in questo tempo", ma significa anche "dono, regalo".
Ecco: il presente è un regalo e merita di essere vissuto a pieno, completamente, con tutti noi stessi.
A volte ci dimentichiamo della grandezza, della magia e dell'unicità del "qui ed ora", lo diamo per scontato travolti per assurdo dalle innumerevoli attività e dal mondo che corre e sembra essere sempre un passo davanti a noi.
Chissà, se riuscissimo a fermarci un attimo, a vivere pienamente il presente... che gioia! Ascoltare il canto di un uccello, sentire il calore del sole che riscalda la pelle e il cuore, la brezza leggera dell'aria mattutina... la pienezza del momento presente: vivere l'adesso.
Senza fretta, senza correre, senza tenere in piedi la folle impresa della nostra vita veloce solo perchè tutti corrono. Proviamo a fermarci, fare un respiro... forse due o tre in piena consapevolezza e proviamo a gustarci il presente.
Diamoci la possibilità, anche solo per qualche istante di vivere il presente e come per magia ne saremmo meravigliati. Così attimo dopo attimo, momento dopo momento potremo scoprire il segreto della lentezza per "essere" pienamente,
in ogni istante.
E in questo presente, condivido come "regalo" una meravigliosa poesia di Fernando Pessoa.
"Non ho fretta. Fretta di cosa?
Non hanno fretta il sole e la luna: sono esatti.
Avere fretta è come credere di camminare oltre le gambe
o, con un balzo, saltare al di sopra dell'ombra.
No; non ho fretta.
Se allungo il braccio, raggiungo esattamente il punto che il mio braccio raggiunge,
non un centimetro oltre.
Tocco solo dove tocco, non dove penso.
Posso sedermi solo dove sto.
E ciò fa sorridere come tutte le verità assolutamente vere.
Ma quel che fa ridere a crepapelle è che noi pensiamo sempre ad un'altra cosa,
e siamo vagabondi del nostro corpo".



