top of page

Il tramonto e l'alba

Una storia sul ciclo di rinnovamento

ree

In un monastero remoto in cima ad una montagna viveva un giovane monaco di nome Sen. Era uno studente appassionato, ma aveva un problema: ogni volta che commetteva un errore o falliva nella pratica, non riusciva a lasciar perdere. Rimuginava, ci ripensava, analizzava tutto ciò che avrebbe potuto fare per avere un esito diverso impiegando (e sprecando) molte delle sue energie. Si soffermava sulla sua delusione, inoltre, e lasciava che dominasse i suoi pensieri e le sue emozioni.


Un giorno, dopo una pratica particolarmente difficile, Sen era particolarmente triste, amareggiato e deluso. Il suo maestro se ne accorse e lo condusse su una scogliera. Si sedettero ed osservarono il sole che tramontava lentamente, facendo brillare il cielo con i colori del rosso e dell'oro.


"Cosa vedi Sen?", chiese il maestro.

"Vedo un tramonto, maestro" rispose il giovane.

"E cosa provi?" continuò il maestro.

"Provo tristezza. Il giorno sta finendo e arriverà l'oscurità".

Il maestro annuì e disse: "Sì, il tramonto segna la fine della giornata e l'oscurità segue. Cosa viene dopo il buoi però?"

Sen pensò per un attimo e poi rispose: "L'alba, maestro".

"Esattamente, Sen", disse il maestro con un sorriso. "Dopo il buio arriva sempre l'alba, l'inizio di un nuovo giorno. E' il ciclo naturale del mondo. E così è per i nostri fallimenti. Quando commettiamo un errore, quando falliamo, è come il tramonto. E' una fine, sì, ma è anche l'inizio di qualcosa di nuovo. Con ogni errore, con ogni fallimento, abbiamo l'opportunità di imparare e di crescere. Abbiamo l'opportunità di ricominciare da capo. L'oscurità è solo temporanea, l'alba arriverà sempre".


Sen si sedette a guardare il cielo stellato e lasciò che le parole del suo maestro venissero assimilate. Ora capiva che i fallimenti e gli errori facevano parte del processo di apprendimento, del ciclo naturale della vita. Poteva vederli come un'opportunità di miglioramento e di crescita, invece che come punti di arrivo.


Da quel giorno, ogni volta che Sen commetteva un errore o falliva nella sua pratica, ricordava il tramonto e l'alba e lasciava andare l'oscurità, aspettando con gioia il nuovo giorno che sarebbe arrivato con l'alba successiva.



Una riflessione.


Può capitare di vedere gli errori come dei fallimenti o come degli ostacoli scoraggiandoci, ma cambiando il punto di vista potremmo accoglierli come opportunità di apprendimento con consapevolezza.


Potremmo iniziare ad accettare il ciclo di successi e fallimenti così come il ciclo costante del giorno e della notte: dopo ogni tramonto ovvero dopo ogni momento di fallimento o di difficoltà o di basso nella vita, spunterà l'alba ovvero un momento di successo, di rinnovamento, di nuovi inizi, di alti.


Imparare dagli insuccessi nella pratica, come nella vita, sperimentare il lasciar andare, non soffermarci sugli insuccessi colpevolizzandoci, ci aiuterà ad andare avanti e guardare l'alba, il giorno nuovo con tutte le opportunità che porta con sè.


Liberamente tratto da "La scimmia zen e il fiore di loto".



 
 
bottom of page